Pensieri giornalieri

Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo.

Pensiero del 08 ottobre 2015

Ecco un Vangelo confortante e illuminante. Gli Ebrei andavano dicendo: "E inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti". La risposta, più che nell'Antico Testamento, la troviamo nel Nuovo. I musulmani danno a Dio novantanove bellissimi nomi, ma tra questi non c'è l'appellativo "padre". Essi insistono sulla trascendenza di Dio e la loro è soltanto preghiera di sottomissione; noi invece crediamo alla rivelazione della sua paternità e la nostra preghiera è sì di sottomissione alla sua volontà, ma anche di fiducia filiale. Gesù nel Vangelo di oggi porta l'esempio di un padre che dà al figlio da mangiare, e gli dà cose buone. Dobbiamo andare al nostro Padre celeste con la semplicità e l'insistenza dei bambini e otterremo tutto da ~ui. L'ultima frase sorprende, perché Gesù in modo inaspettato conclude parlando dello Spirito Santo, dono di Dio, condizione di ogni richiesta: "... quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!".
Così la nostra preghiera viene orientata verso i beni ultimi. Con lo Spirito Santo abbiamo tutto: la gioia vissuta nell'azione di grazie, la pace, un atteggiamento particolare di serenità anche nella sofferenza... Sono tutti frutti dello Spirito Santo, che danno una felicità intima, profonda.
Ci rivolgiamo allora a Gesù perché ci ottenga dal Padre il dono dello Spirito Santo e lo ringraziamo per averci aperto un orizzonte sempre luminoso, per averci dato la possibilità di andare a Dio come a un Padre che ci ama e vuol donarci tutto.