Pensiero del 29 gennaio 2016
Pensiero del Papa
Non dire "Io non ho peccati: non ho ucciso, non ho rubato" perché si uccide anche con la bocca e con gli occhi.
-Francesco I
Non dire "Io non ho peccati: non ho ucciso, non ho rubato" perché si uccide anche con la bocca e con gli occhi.
-Francesco I
Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi -ma nascosti- verso il prossimo.
-J. M. Bergoglio
Non dobbiamo avere timore della bontà e della tenerezza
-Papa Francesco
Papa Francesco: "Maledetti i signori della guerra" - nell'omelia della Santa Messa in Santa Marta (20/11/15) la condanna della Guerra Mondiale a pezzi per cui non c'è giustificazione. "Gesù piange perché non abbiamo capito la strada della pace, ma abbiamo preferito odio e inimicizie. Maledetti quanti fanno la guerra e chi traffica armi"
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. voi siete miei amici se fate ciò che vi comando
Jeanne-Antide Thouret, in lingua italiana Giovanna Antida (Sancey-le-Long, 27 novembre 1765 – Napoli, 24 agosto 1826), è stata una religiosa francese, fondatrice della congregazione delle Suore della Carità: nel 1934 è stata proclamata santa da papa Pio XI. Colpita dalla perdita della madre, nel 1787 decise di entrare tra le Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli a Parigi, ma dovette abbandonare la congregazione nel 1789, a causa dello scoppio della Rivoluzione francese. Dopo un breve esilio in Svizzera e Germania, nel 1797 fece il suo ritorno in patria e si stabilì a Besançon, dove aprì una scuola per fanciulle povere. L'11 aprile del 1799 diede vita ad una nuova congregazione, detta delle Suore della Carità, che, anche grazie all'appoggio di Letizia Ramolino, madre di Napoleone I, si diffuse rapidamente in Francia, Svizzera, Savoia e a Napoli. Nel 1819 il suo istituto ottenne anche l'approvazione di papa Pio VII, che concesse ai conventi di Suore della Carità l'esenzione dalla giurisdizione vescovile: entrata in conflitto proprio su questo punto con l'arcivescovo di Besançon Gabriel Cortois de Pressigny, di tendenze gallicane, la Thouret si ritirò a Napoli, presso l'ex monastero di Regina Coeli, dove si spense nel 1826. La sua salma è oggi esposta al pubblico presso la Chiesa di Santa Maria Regina Coeli, a Napoli.
uccidere in nome di Dio è una bestemmia
Gesù, Maria e Giuseppe
a voi, Santa Famiglia di Nazareth,
oggi, volgiamo lo sguardo
con ammirazione e confidenza;
in voi contempliamo
la bellezza della comunione nell’amore vero;
a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie,
perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia.
Santa Famiglia di Nazareth,
scuola attraente del santo Vangelo:
insegnaci a imitare le tue virtù
con una saggia disciplina spirituale,
donaci lo sguardo limpido
che sa riconoscere l’opera della Provvidenza
nelle realtà quotidiane della vita.
Santa Famiglia di Nazareth,
custode fedele del mistero della salvezza:
fa’ rinascere in noi la stima del silenzio,
rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera
e trasformale in piccole Chiese domestiche,
rinnova il desiderio della santità,
sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione,
dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono.
Santa Famiglia di Nazareth,
ridesta nella nostra società la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
bene inestimabile e insostituibile.
Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace
per i bambini e per gli anziani,
per chi è malato e solo,
per chi è povero e bisognoso.
Gesù, Maria e Giuseppe
voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo.
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera.
Pensiero del 08 novembre 2015
L'ABC del Cristianesimo e del Cristiano, o di chi si definisce tale non può prescindere dalle "basi"
Cantate al Signore un canto nuovo,perché ha compiuto meraviglie.Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore,della sua fedeltà alla casa d’Israele.Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che camminiamo senza ostacoli
verso i beni da te promessi.
“Cercherò le pecore del mio gregge,
dice il Signore, “e farò sorgere un pastore
che le conduca al pascolo;
io, il Signore, sarò il loro Dio”.
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
Gesù è morto ed è risorto;
così anche quelli che sono morti in Gesù
Dio li radunerà insieme con lui.
E come tutti muoiono in Adamo,
così tutti in Cristo riavranno la vita
Rallegriamoci tutti nel Signore
in questa solennità di tutti i Santi:
con noi gioiscono gli angeli
e lodano il Figlio di Dio.
Senza la fede i nostri figli non saranno mai ricchi, con la fede non saranno mai poveri
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Dio ha scelto questi uomini santi
nella generosità del suo amore
e ha dato loro una gloria eterna.
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Del Signore è la terra e quanto contiene,
il mondo con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Insegnami il gusto del bene e la conoscenza,
perché ho fiducia nei tuoi comandi.
Tu sei buono e fai il bene:
insegnami i tuoi decreti.
Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.
Mai dimenticherò i tuoi precetti,
perché con essi tu mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho ricercato i tuoi precetti.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Se il Signore non fosse stato per noi
– lo dica Israele –,
se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.
Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.
Sia benedetto il Signore,
che non ci ha consegnati in preda ai loro denti.
Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato
e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.
Dio onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di spirito.
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali
Sono stato crocifisso con Cristo:
non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me;
io vivo nella fede del Figlio di Dio,
che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele.
Come il cervo anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio:
l’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente.
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele.
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia,
Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele.
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele.
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo.
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo.
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo.
Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è con te;
tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno.
Che altro vuoi da me?
Hai colpito nel segno, Crudeltà.
Hai colmato il bicchiere, Solitudine.
Mi stai nutrendo, Ira.
Sono tuo pasto, Follia.
Le glorie effimere del mondo sono come salici verdi che aspirano all’eternità ma sono consumati dal fuoco, cadono sotto la scure, sono travolti dal vento o percossi e attristati dal tempo.
Tu mi cammini a fianco,
Signore, orma non lascia in terra il tuo
passo. Non vedo Te: sento e respiro
la tua presenza in ogni filo d’erba,
in ogni atomo d’aria che mi nutre.
L’olfatto è una vista strana. Evoca paesaggi sentimentali attraverso un disegno improvviso del subconscio... Percorro una strada. Da una panetteria esce un profumo di pane che dà la nausea per il suo odore dolciastro: e la mia infanzia appare in un certo quartiere lontano, e un’altra panetteria sorge per me da quel regno di fate che è tutto quello che per noi è morto.
Fagli sentire la tua presenza, o Signore!
Io gliela faccio sentire. Ma è l’uomo che non se n’accorge.
DAlterius non sit qui suus esse potest («Non appartenga a un altro chi può appartenere a se stesso»).
Ah, generale, non si può vivere di frigoriferi, di politica, di bilanci, di parole crociate, mi creda. Non si può più. Non si può vivere senza poesia, senza colore né amore.
Tu mi cammini a fianco,
Signore, orma non lascia in terra il tuo
passo. Non vedo Te: sento e respiro
la tua presenza in ogni filo d’erba,
in ogni atomo d’aria che mi nutre.
L’aria si sta facendo più calda ed è piacevole esporsi al soffio del vento primaverile. Con questa sensazione esteriore c’è questo suggerimento poetico desunto dalla poetessa Ada Negri (1870-1945). Oggi un po’ dimenticata.
I versi che ora abbiamo ascoltato e che sono simili a una preghiera contengono una trasparenza immediata. Ci portano davanti ai primi fili d’erba che stanno spuntando, ci immergono nell’aria che si addolcisce e ci invitano, con uno spirito religioso, alla ricerca dei segni del Creatore. Egli non lascia orme visibili, eppure ci è accanto, come cantava già l’antico poeta d’Israele: «Nel mare era la tua via, un sentiero tra le acque immense: eppure delle tue orme non restava traccia» (Salmo 77, 20). La presenza di Dio è invisibile ma calda e penetrante. Come diceva un’altra poetessa, Margherita Guidacci, nella «bianca luce tu svelato al nostro fianco cammini, Dominatore e Amato». Distratti come siamo dalle piccole cose e dagli eventi marginali, sapremo scoprire quella presenza misteriosa che s’accompagna ai nostri passi?